Home Economia & Lavoro VISITA A BRINDISI ALLA CITTADELLA DELLA RICERCA CON ANTONELLA LARICCHIA
VISITA A BRINDISI ALLA CITTADELLA DELLA RICERCA CON ANTONELLA LARICCHIA

VISITA A BRINDISI ALLA CITTADELLA DELLA RICERCA CON ANTONELLA LARICCHIA

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Siamo tornati questa mattina con la nostra Candidata Presidente Antonella Laricchia presso la Cittadella della Ricerca per incontrare nuovamente ricercatori e docenti e confrontarci con loro su cosa non va e cosa c’è bisogno di fare. Un luogo di eccellenze che altrove sarebbe un fiore all’occhiello della regione, qui invece è ignorato da una politica inesistente e inefficace che ha dimenticato la vocazione della ricerca. Un governo regionale del M5S sarebbe in grado di proseguire quelle misure nazionali che garantiscono la valorizzazione delle risorse del territorio.
All’incontro hanno preso parte Antonio Licciulli per Unisalento, Cosimo Distante per CNR-ISASI, Emanuela Matarrese per il DTA, Luigi Barone per il CETMA e Alessandro Distante per l’ISBEM. La Puglia può contare su una risorsa straordinaria: il capitale umano, una ricchezza di tutto il territorio che ci rende orgogliosi e che la politica ha il dovere di valorizzare. Nella Cittadella della Ricerca potremmo ospitare docenti internazionali e invece ancora ci vergogniamo delle strutture e della mancanza di servizi basilari. Per questo oggi la politica ha il compito di rispondere alla domanda che ricercatori e società ci stanno ponendo: cosa vuole fare la Regione di questo centro di ricerca?
Oggi non possiamo continuare ad immaginare che la Regione sia solo un ente burocratico dove, tra dipartimenti e agenzie, si perde il senso e il valore della ricerca e di un polo scientifico importante come questo. Oggi abbiamo il compito di riportare alla luce quella visione su cosa la Cittadella della Ricerca potrebbe diventare e per farlo abbiamo bisogno di innovare. L’innovazione è la vera sfida di questa generazione politica, lo abbiamo capito nella gestione dell’emergenza Covid-19 e nella lentezza nell’erogazione della cassa integrazione. Il limite all’innovazione è solo politico: la politica vive di tempi e modalità diversi da quelli della ricerca, la politica richiede un consenso immediato, la ricerca va avanti anni e può anche non portare un risultato immediatamente tangibile. Ecco perchè finora la politica non ha avuto interesse ad investire nella ricerca. Ma oggi possiamo cambiare direzione, riscoprire l’anima che c’è in questo posto, nei suoi docenti, nei ricercatori, nei giovani.
Possiamo scegliere come investire i soldi che arriveranno dall’Europa e sarà la politica a determinare le priorità. La nostra priorità è valorizzare il capitale umano, segno distintivo di questo territorio. Vogliamo investire in formazione, cosa che in Puglia non avviene da anni e vogliamo dare alle imprese pugliesi la possibilità di trovare qui le figure di cui hanno bisogno. Lo abbiamo rilevato da uno studio commissionato: università e mondo del lavoro non comunicano, per questo dobbiamo colmare questa distanza e per farlo dobbiamo puntare sulla formazione qualificata e migliorare i centri per l’impiego e il loro ruolo di raccordo tra mondo della formazione e del lavoro. La sfida che vogliamo cogliere è collegare le nostre bellissime realtà del territorio, coordinarle, creare sinergia perchè solo in questo modo daremo un nuovo impulso alla ricerca e tutta la nostra regione ne potrà beneficiare.