LUI É OLEG MANDIC n°189488,L’ULTIMO BAMBINO USCITO VIVO DA AUSCHWITZ
Qualche anno fa ho avuto l’onore e il privilegio di conoscere e ascoltare la testimonianza diretta dell’ultimo bambino uscito vivo da Auschwitz. Luì é Oleg Mandic e all’età di 11 anni ha vissuto per ben 8 mesi le atroci sofferenze della deportazione e del campo di concentramento più terribile della storia dell’uomo. Un momento di condivisione che tutti dovrebbero avere la fortuna di vivere; racconti surreali che faticano ad entrare nella nostra testa perché frutto di abomini impensabili. I ragazzi che lo hanno ascoltato hanno posto molte domande ma due in particolare mi sono rimaste impresse, soprattutto nelle sue risposte:
Bimba – “Hai mai perdonato i tedeschi?”
Oleg M. – “Sinceramente non ci ho mai pensato, ma odiare non era la soluzione e poi l’odio genera solo altro odio.”
Bimbo – “Quale é, se c’è, un ricordo “bello” di quei mesi di detenzione?”
Oleg M. – “Un unico ricordo, dopo 4 mesi di detenzione, l’aver rincontrato per pochi istanti mia madre, lo ricordo ancora oggi come un momento meraviglioso” (con gli occhi pieni di lacrime)
Oleg ci chiese di “alzare la voce” contro chi giustifica, minimizza o nega l’esistenza di quegli orrori, perché l’indifferenza e il silenzio sono tra le cause maggiori (e gli alleati migliori) di chi vuole far dimenticare il periodo più oscuro dell’essere umano.
Ricordare il passato per vivere serenamente il presente e non commettere gli stessi errori nel futuro. Ogni giorno dovremmo ricordare, ringraziare chi é sopravvissuto per testimoniarci quanto accaduto e ripetere a noi stessi che le differenze sono solo nella nostra testa…guardiamo il mondo con gli occhi dei bambini, senza barriere e differenze di sorta e sono sicuro che il mondo ricambierà con un sorriso.
Grazie Oleg