Home Economia & Lavoro PERCHE’ RINNOVARE PIANTA ORGANICA DI UN ENTE COMMISSARIATO?
PERCHE’ RINNOVARE PIANTA ORGANICA DI UN ENTE COMMISSARIATO?

PERCHE’ RINNOVARE PIANTA ORGANICA DI UN ENTE COMMISSARIATO?

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BRINDISI, AUTORITA’ PORTUALE. BOZZETTI (M5S): “PERCHE’ RINNOVARE PIANTA ORGANICA DI UN ENTE COMMISSARIATO?”

“L’indifferenza regionale palesata con un completo disinteresse del Presidente Emiliano per le vicende che coinvolgono l’autorità portuale brindisina sono ormai acclarate, ma non  possono, ancora una volta, rimanere sottaciute. Ci ritroviamo così a dover ridiscutere di un inspiegabile accelerazione dell’autorità portuale di Brindisi su argomenti che, invece, ragionevolmente dovrebbero attendere la conclusione dell’iter di riforma sulla ridefinizione dell’asset nazionale portuale“. Si esprime così il consigliere regionale del movimento 5 stelle Gianluca Bozzetti sulla prossima convocazione del 23 Novembre del comitato portuale di Brindisi che prevede, come unico ordine del giorno, una discussione sulla nuova dotazione della pianta organica portuale. “È assurdo pensare ad un rinnovo della pianta organica quando, allo stato dei fatti, non vi sono neanche certezze sulla permanenza stessa dell’autorità portuale. Se ci aggiungiamo che la previsione è quella di aumentare la pianta da 31 a 40 unità, per un costo totale superiore ai 3.5 milioni di euro, il dubbio che si vogliano blindare e rinnovare anche alcune situazioni ancora poco chiare diventa sempre più forte. – prosegue Bozzetti  – L’arrivo del comandante Valente alla guida commissariata dell’autorità brindisina fu accolta unanimemente come un concreto atto di cambiamento dopo la discutibile gestione Haralambides. Un cambio di rotta nella direzione di una gestione dell’autorità in linea con quanto un commissariamento speciale prevede. Ed invece, siamo ancora qui a constatare l’ennesimo colpo di coda, prima con la riapertura alla concessione Grimaldi ed oggi con il rinnovo della pianta organica interna.” E conclude: “Non ci resta che affidarci al buonsenso del comandante e a quello dei membri del comitato portuale affinché non si prendano decisioni audaci, estremamente delicate e dalle rilevanti ricadute sul nostro territorio. La fiducia in un interessamento regionale sulle questioni che riguardano gli interessi dei cittadini brindisini e non quelle di multinazionali energetiche, è invece perduta da tempo.”