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DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, DA DESTRA A SINISTRA UN TEATRINO IMBARAZZANTE
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DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, DA DESTRA A SINISTRA UN TEATRINO IMBARAZZANTE

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Ciò che è successo ieri nell’ultimo consiglio regionale pugliese può essere definito solo come VERGOGNOSO ed IRRISPETTOSO dei diritti di tutti i cittadini, ed in particolar modo delle donne. Destra e sinistra in Puglia continuano a dare prova di essere praticamente la stessa cosa. Sì é discusso dell’introduzione nella legge elettorale della doppia preferenza di genere uomo/donna e del rispetto della quota in % 60/40 nelle liste, qualcosa che ormai in tutte regioni d’Italia é legge.

Ma in Puglia questo sembra impossibile senza l’intervento del Governo nazionale perché da una parte abbiamo avuto una maggioranza di SINISTRA a guida EMILIANO incapace in 5 anni di portare ed approvare in consiglio la legge, il tutto per paura da parte dei consiglieri di perdere qualche poltrona in favore di qualche donna probabilmente più capace di loro. Dall’altra parte una DESTRA con FI e FdI a guida FITTO che pur di impedire alle donne di essere candidate all’interno delle proprie liste hanno alzato barricate facendo ostruzionismo e presentando oltre 2000 emendamenti. Per essere più chiari, LA DESTRA HA GIÀ DECISO DI PAGARE LA MULTA PREVISTA DALLA LEGGE PER IL MANCATO RISPETTO DELLA QUOTA 60/40, ed é inutile continuare a prendere in giro i cittadini presentando richieste di una nuova convocazione del consiglio per ri-votare la legge. Poteva essere fatto ieri ma non hanno avuto coraggio, pantomime degne delle loro azioni in consiglio.

Come sempre noi in consiglio regionale siamo stati gli unici a portare avanti una battaglia nel merito delle questioni, avevamo chiesto il VOTO PALESE, secco, SU DOPPIA PREFERENZA di genere e INCANDIDABILITÀ DELLE LISTE CHE NON RISPETTAVANO la quota 60/40 NELLE LISTE. Noi abbiamo proposto di rimanere in aula anche tre giorni se fosse stato il caso e votare tutti gli emendamenti farlocchi della destra pur di dimostrare (con i fatti) ai pugliesi le nostre sane intenzioni. Purtroppo c’è chi ha preferito alzare muri, buttarla in caciara o come il presidente Emiliano e i suoi più fedeli compagni fuggire dall’aula invece di rimanere lì seduti a lavorare nell’interesse della nostra comunità pugliese.

Una cosa é ormai chiara a tutti, che ad esclusione del M5S che ha l’unico candidato presidente donna con Antonella Laricchia Presidente e una lista già naturalmente a norma di legge nel rispetto della quota % 60/40, al resto del panorama politico regionale di destra (soprattutto) e sinistra LE DONNE IN POLITICA FANNO PAURA e per loro le poltrone sono qualcosa su cui non si può concedere nulla a nessuno. La realtà é che solo una Puglia a 5 Stelle, giovane e lungimirante, potrà attuare quel cambiamento culturale che la casta politica pugliese non vuole mollare, costi quel che costi!!!