Home Economia & Lavoro BANDI ARPAL, CON LE ASSUNZIONI IN PERFETTO RITARDO CONTINUA LA SQUALLIDA CAMPAGNA ELETTORALE DI EMILIANO
BANDI ARPAL, CON LE ASSUNZIONI IN PERFETTO RITARDO CONTINUA LA SQUALLIDA CAMPAGNA ELETTORALE DI EMILIANO

BANDI ARPAL, CON LE ASSUNZIONI IN PERFETTO RITARDO CONTINUA LA SQUALLIDA CAMPAGNA ELETTORALE DI EMILIANO

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Sono stati pubblicati ieri dall’Arpal i bandi per 128 assunzioni a tempo determinato attesi da gennaio, in perfetto ritardo e, caso strano, a ridosso della campagna elettorale. Questo nonostante le risorse ministeriali fossero arrivate da tempo, tanto che avevamo già più volte sollecitato l’Agenzia prima dell’emergenza #Covid. Nelle altre regioni si è partiti già alla fine dello scorso anno con i bandi, ma in #Puglia quello che manca è una visione politica e una strategia per far funzionare l’Arpal, tanto che a due anni dalla costituzione siamo ancora fermi al Commissario (che di straordinario ha ben poco) Massimo Cassano e il bando per il direttore generale è stato annunciato per tentare di convincere la minoranza a ritirare l’emendamento per la sua decadenza. Lo attendiamo con ansia.

Una regione in cui il lavoro è il problema più sentito l’Agenzia per il lavoro dovrebbe avere una seria programmazione, mentre regna la confusione generale sulla governance. Che fine faranno, ad esempio, i circa 250 formatori dipendenti di enti di formazione in distacco presso i centri per l’impiego? E che dire della tanto agognata convenzione tra Arpal e Provincia di Brindisi per la ricollocazione di una parte dei dipendenti della partecipata Santa Teresa? Promesse da parte di Emiliano mai mantenute che ha voluto privilegiare la logica della spartizione politica rispetto al merito, un dato che lo ha contraddistinto per tutta questa legislatura, tanto che il Commissario dell’Arpal è a capo di un movimento che lo appoggia alle prossime regionali.

Riteniamo fondamentale potenziare i Centri per l’Impiego perché assolvano realmente alle loro funzioni, ma vigileremo sulle procedure e sulla destinazione delle risorse arrivate dal Ministero, così come chiederemo il rispetto degli impegni presi con le altre categorie. Nessuno può pensare di usare l’Agenzia per il Lavoro per farsi campagna elettorale.