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Centrale Enel di Cerano e riconversione economica della zona

Centrale Enel di Cerano e riconversione economica della zona

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Brindisi, Enel Cerano. Sopralluogo del M5S: “Istituire un tavolo di concertazione sulla riconversione economica della zona”

I parlamentari del M5S Anna Macina e Patty L’Abbate, il consigliere regionale Gianluca Bozzetti e la consigliera comunale di Brindisi Tiziana Motolese, venerdì scorso si sono presentati ai cancelli della Centrale Enel per un sopralluogo e per avviare un dialogo con la dirigenza sulla situazione attuale e sulle prospettive per il futuro.

“Non abbiamo incontrato alcun impedimento alla nostra richiesta di visitare la Centrale – dichiarano i cinquestelle – anzi abbiamo avuto la possibilità di discutere con la dirigenza avviando un confronto costruttivo nell’interesse dell’ambiente e del territorio. Riteniamo infatti che solo coinvolgendo tutti gli attori interessati al processo di riconversione economica delle aree industrializzate si possa avviare sin da subito un percorso condiviso per definire una chiara visione energetica futura e giungere ad un risultato che porti finalmente a coniugare lo sviluppo del territorio con la tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro emancipandosi dalla logica del ricatto occupazionale. A questo proposito non vi sono motivi ostativi nel ritenere il 2025 una data ragionevole per l’uscita dal carbone, ma nulla vieta che percorsi condivisi a tutti i livelli istituzionali possano persino portare ad anticipare i tempi”.

I Portavoce del M5S annunciano dunque la richiesta per l’istituzione di un tavolo tecnico di concertazione tra il Ministero del Lavoro e lo Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Puglia, le sigle sindacali, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico e i Sindaci dei comuni coinvolti dall’indagine epidemiologica del Dott. Forastiere ovvero Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Mesagne, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torchiarolo.

“La tutela dei livelli occupazionali attuali dei lavoratori diretti e indiretti – proseguono i pentastellati – deve essere il punto fondamentale e ogni decisione deve partire da una visione d’insieme del contesto, dalle progettualità portuali alle nuove tecnologie in ambito di tutela ambientale fino all’utilizzo di fonti rinnovabili e alla diversificazione di utilizzo di alcuni settori della centrale.”

Un’ultima riflessione i cinquestelle la dedicano agli esponenti dei vecchi partiti: “Fa sorridere leggere di esponenti della vecchia politica che come al solito si ricordano oggi, prima della campagna elettorale, di rilasciare dichiarazioni sulla riconversione economica dell’area per guadagnarsi qualche titolo di giornale. Ci chiediamo dove fossero fino ad oggi. Noi del M5S preferiamo da tempo lavorare ascoltando e coinvolgendo direttamente gli operatori del settore e non è un caso che solo un anno fa, per la prima volta su richiesta del consigliere M5S Gianluca Bozzetti, la commissione Ambiente regionale abbia audito la dirigenza Enel discutendo del futuro della sua centrale.”