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CORTE COSTITUZIONALE: I DIRITTI FONDAMENTALI PRIMA DEL PAREGGIO DI BILANCIO

CORTE COSTITUZIONALE: I DIRITTI FONDAMENTALI PRIMA DEL PAREGGIO DI BILANCIO

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SANITA’, CORTE COSTITUZIONALE: I DIRITTI FONDAMENTALI PRIMA DEL PAREGGIO DI BILANCIO. M5S: “VALE ANCHE PER EMILIANO”

Nei prossimi giorni in III Commissione sarà discusso il Piano di Riordino ospedaliero voluto dal Governo Emiliano. Si prevede un’aspra battaglia, soprattutto a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 275 che nega agli enti pubblici la possibilità di opporre l’obbligo della previsione del pareggio di bilancio alle esigenze dei cittadini in relazione ai diritti costituzionalmente garantiti come quello alla salute. I consiglieri M5S alla luce di questa sentenza promettono battaglia in commissione ricordando ad Emiliano come anche questo piano di riordino ospedaliero sia stato redatto sulla base di dati puramente economici e non sulla domanda di salute delterritorio.

“La Corte Costituzionale – dichiarano i consiglieri regionali M5S Marco Galante, Gianluca Bozzetti, Grazia Di Bari, e Antonella Laricchia che proseguono – ha finalmente sancito che il pareggio di bilancio non può considerarsi un ostacolo verso la tutela dei diritti costituzionalmente garantiti e quindi rafforza l’idea, da noi sostenuta da sempre, secondo cui non si può subordinare la salute dei pugliesi all’esigenza di far quadrare i conti. Adesso nessun Governo, compreso il governo Emiliano che ha redatto un piano ospedaliero sulla base di dati economici bypassando i dati epidemiologici del territorio, non potrà asserire che non ci sono fondi per garantire i diritti fondamentalidel cittadino. Lo stesso dicasi per i Direttori Generali in ambito sanitario che avallano senza batter ciglio questa posizione, senza prendere in considerazione il beneficio a lungo termine che deriverebbe dall’investimento di fondi a garanzia del corretto funzionamento delle strutture pubbliche oggi destinate in gran parte alla chiusura”.

La sentenza della Corte Costituzionale, spiegano i cinquestelle, non solo si pone in controtendenza rispetto alla modifica dell’art. 81 Cost. ad opera del Governo Monti che ha introdotto il cosiddetto “principio del pareggio di bilancio”, secondo cui viene precluso qualsiasi utilizzo di fondi che risultino superare la soglia massima costituita dalle entrate annuali, anche qualora tali fondi servissero a garantire tali diritti fondamentali ma, al tempo stesso, rafforza la tesi di una inopportuna ingerenza da parte dell’Europa nel nostro Ordinamento giuridicoche ha addirittura portato a subordinare  a meri equilibri finanziari e di bilancio, la tutela dei diritti fondamentali, quali ad esempio la salute e l’istruzione. “Una visione – concludono i cinquestelle – quantomeno inaccettabile. Quando si parla di sanità non bisogna pensare al ritorno economico ma al ritorno in termini di salute dei cittadini.”