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ORARI NEGOZI: EMILIANO TUTELI LA PICCOLA DISTRIBUZIONE
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ORARI NEGOZI: EMILIANO TUTELI LA PICCOLA DISTRIBUZIONE

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ORARI ESERCIZI COMMERCIALI, EMILIANO TUTELI LA PICCOLA DISTRIBUZIONE NELLA STATO-REGIONI

Torni in capo alla Regione la regolamentazione degli orari degli esercizi commerciali. La liberalizzazione attuata dal Governo non ha fatto altro che arricchire le casse della grande distribuzione producendo pesanti disagi ai lavoratori e di fatto eliminando le piccole realtà dei centri storici”. Cosi i consiglieri regionali del Movimento 5 StelleGianluca Bozzetti, Grazia Di Bari, Rosa Barone e Cristian Casili, firmatari di una mozione che impegna il Presidente Emiliano e la sua Giunta ad attivare un confronto all’interno della Conferenza Stato-Regioni affinché la potestà di regolamentazione nel settore del commercio torni in mano alle Regioni. “Con questa mozione –commenta Gianluca Bozzetti, vice presidente della VI commissionechiediamo al presidente Emiliano di attivarsi nel tutelare il commercio di prossimità e le botteghe dei centri storici che altrimenti rischiano di svanire definitivamente. Occorre attivarsi al più presto anche per un tavolo di confronto regionale che comprenda tutti gli attori del settore e che prenda anche in considerazione la tutela dei diritti dei lavoratori, il rilancio del settore passa anche dal rispetto dei loro diritti”.

Fu il governo Monti ad introdurre la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali che ha generato, negli anni, una situazione di estrema difficoltà per il settore del piccolo commercio.

Nel 2013 ad inizio legislatura fu già il deputato M5S Michele Dell’Orco, che a livello nazionale propose una legge per ricondurre la competenza legislativa e la potestà sulla pianificazione delle aperture dei negozi alle regioni, proposta che ad oggi giace ancora nei cassetti della Camera dei Deputati e “che il governo renziano non sembra avere intenzione di trattare.”

“Quella che nelle intenzioni del governo doveva essere una norma per dare nuova vita ad un settore in crisi, ha in realtà innescato un effetto contrario che ha definitivamente affossato il piccolo commercio. – concludeBozzettiMolti posti di lavoro sono andati persi e si continua la licenziare, i prezzi dei prodotti non tendono a scendere e i lavoratori di negozi, supermercati e centri commerciali sono obbligati a sostenere turni ingestibili. Gli unici ad oggi a trarre vantaggio da questa situazione sono stati i colossi della grande distribuzione che hanno potuto godere di benefici rispetto ai piccoli commercianti, impossibilitati a sostenere i costi imposti dalle liberalizzazione degli orari.”