BRINDISI, RIFIUTI: IMMOBILISMO TOTALE, NESSUNO PENSI DI CREARE NUOVI ECOMOSTRI

“Il super commissario in pectore dell’Oga di Brindisi, Michele Emiliano, continua a far acqua da tutte le parti, così come il suo operato in questi primi 6 mesi di governo regionale targato PD” dure le parole del consigliere brindisino del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzettiche commenta così nel merito dell’irrisolta emergenza rifiuti in provincia di Brindisi.“Sono due mesi che la gestione dei rifiuti a Brindisi è in capo al Presidente e l’unica novità che è riuscito a portare è inviare parte dei rifiuti fuori provincia, il tutto ancora in discarica.Ma questo avrebbe potuto farlo anche la stessa Oga, senza il bisogno di un super commissario.”

4Le strade di Brindisi sono infatti nuovamente invase di rifiuti con un serio rischio sanitario per la popolazione questo a causa della condizione delle discariche ormai strapiene.

“L’immobilismo generale nella risoluzione del problema – continua il consigliere Bozzetti che da anni denuncia lo stato di crisi sulla gestione dei rifiuti – prima con l’Oga Br e oggi con il Commissario Emiliano, non solo denota una netta incapacità di gestire la cosa pubblica, ma palesa anche una volontà di portare al limite della sopportazione l’emergenza, così da poter poi giustificare possibili ed immediati interventi invasivi sul territorio: come ad esempio la creazione di nuovi inceneritori o nuove discariche nel brindisino. Se l’idea è questa allora Emiliano dovrà fare i conti con un’intera provincia. I concittadini brindisini hanno la necessità di essere coinvolti e soprattutto ascoltati.”

E conclude con un invito a seguire i tanti esempi sia in Italia che all’estero di gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti “ma bisogna seriamente iniziare a fare qualcosa come impianti di compostaggio aerobici, centri di raccolta, di recupero e di riciclaggio, insomma le parole non bastano davvero più. Invitiamo il Presidente Emiliano ad informarsi e a guardare le realtà simili alle nostre anche copiando con criterio dalle realtà virtuose, non scopiazzando a casaccio come fatto per il reddito di dignità, che risulta semplicemente essere una brutta copia del nostro reddito di cittadinanza nazionale.”