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Porto, rischio di monopolio con la concessione ventennale a Grimaldi
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Porto, rischio di monopolio con la concessione ventennale a Grimaldi

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BRINDISI – “Il rischio di monopolio è a un passo da noi se il Comitato portuale dovesse votare la concessione alla Grimaldi per venti anni: resti, ed è un bene, la compagnia a Brindisi, con tutto l’effetto moltiplicatore per l’economia che ne consegue, ma attenzione a non precludere l’accesso ad altri operatori che di fatto resterebbero all’angolo se dovesse passare la richiesta per gli spazi di Punta delle Terrare”.

Il silenzio dei partiti tradizionali sul fronte porto e concessioni viene rotto dai grillini. Sempre loro, quelli del Movimento Cinque Stelle, voci fuori dal coro, contro tutto e tutti. Gli unici, sinora, a rivolgere un invito a Iraklis Haralambides, in regime di prorogatio sino al prossimo 23 luglio, in attesa che dal Ministero dei Trasporti arrivi il nome del commissario dell’Autorità portuale di Brindisi, al quale spetterà il compito di traghettare l’Ente nelle acque non facili del futuro, visto che è ancora in itinere il progetto di riorganizzazione che vede lo scalo del capoluogo far coppia con Bari.

“Possibile che restino tutti a bocca chiusa?”, chiede il brindisino Gianluca Bozzetti, il volto nuovo della politica locale e, per la verità, unico parlante dopo il clamoroso risultato elettorale delle regionali che lo ha visto asfaltare quelli navigati, con 1.885 preferenze in città. “Il presidente Haralambidis dovrebbe sapere che in regime di proroga, essendo scaduto l’8 giugno scorso il suo mandato, l’attività va limitata all’ordinaria amministrativa. Una decisione in tal senso, un via libera alla concessione in favore della Grimaldi, per la durata di venti anni, non può rientrare in questa categoria. Per di più non si capisce per quale motivo non aspettare che si conosca il destino della stessa Autorità portuale, cosa che il presidente dovrebbe conoscere in prima persona”.

“Per questo diciamo no a qualsiasi decisione che attiene l’assegnazione delle banchine e ci chiediamo per quale motivo le istituzioni locali, Regioni, Provincia e Comune di Brindisi soprattutto, non si siano espressi. Risulta che i rappresentanti delle amministrazioni siano stati assenti anche in occasione dell’ultima riunione del Comitato portuale, in cui è stato portato in votazione il bilancio consuntivo del 2014 alla presenza di appena otto componenti su 21”, prosegue Bozzetti.

“Sono stati presenti, per quel che ci risulta, quando invece c’era da approvare la contrattazione di secondo livello per il personale dell’Autorità portuale. Qualcuno deve spiegare ai brindisini il motivo di questa presenza e le ragioni dell’assenza su argomenti che sono di interesse generale”. In attesa di risposte da Brindisi, i grillini indigeni contano sul deputato Diego De Lorenzis, segretario della Commissione ai Trasporti, approdato in Parlamento da Galantina, primo firmatario già il 4 dicembre 2014 di una interrogazione rivolta all’allora ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, il cui testo è riportato integralmente sulla pagina ufficiale dell’onorevole. E qui si apprende che la richiesta di notizie rivolte al titolare del dicastero, nel frattempo passato a Graziano Del Rio, è “in fase di lavorazione”.

Visto quel che potrebbe accadere a Brindisi, dove il primo luglio è in calendario la riunione della Commissione consultiva sulla richiesta di autorizzazione di impresa portuale e di terminalista avanzata dalla società Grimaldi Euromed, il testo è quanto mai d’attualità.

“La compagnia armatoriale napoletana Grimaldi ha presentato una richiesta per il rilascio della concessione demaniale marittima della zona portuale di Brindisi, unitamente al terminal passeggeri per la durata di venti anni”, si legge sulla pagina dell’onorevole pentastellato De Lorenzis. “La Società ha specificato che la richiesta è dovuta al riconoscimento dell’esonero per tutta la durata della concessione, dall’obbligo del versamento dei diritti portuali”.

“Se la richiesta fosse accettata, il porto di Brindisi dipenderebbe, per quanto riguarda il traffico passeggeri e ro-ro, solo da un unico operatore. Un operatore che ha chiesto contestualmente al rilascio della concessione ventennale dell’intera area di Punta delle Terrare e delle strutture esistenti (rampe, banchine e prefabbricato), anche la necessaria autorizzazione di terminalista, e infine quella di impresa portuale”.

“Con l’interrogazione parlamentare chiediamo al Ministro dei Trasporti quali iniziative intenda prendere in una fase importante di riorganizzazione amministrativa e logistica delle autorità portuali, considerando che, attraverso la situazione descritta, la nuova programmazione dei traffici sarebbe limitata, in quanto si potrebbe verificare la nascita di un nuovo monopolio nel porto di Brindisi che chiuderebbe le porte ad altre compagnie marittime”.

L’interrogazione venne firmata anche dai deputati Angelo Tofalo di Salerno, componente della Commissione difesa, e Giuseppe L’Abbate del Sud Barese, tutti del Movimento 5 Stelle. Qualcuno risponderà ai grillini?

Intervista di Stefania De Cristofaro da BrindisiReport