Apprendiamo che domani, 19 Giugno 2015, è stato convocata una riunione del comitato dell’Autorità Portuale di Brindisi. Alcune indiscrezioni dicono che tra i punti all’ordine del giorno vi siano anche i nuovi termini contrattuali del personale dirigente e dipendente della stessa autorità portuale.
Noi, in qualità di cittadini attivisti del MeetUp 5 Stelle Uniti per Brindisi, ci facciamo portatori delle preoccupazioni che in queste ore sono state sollevate da diversi concittadini brindisini.
Negli anni, infatti, numerose sono state le circostanze che hanno portato Brindisi a dubitare dell’operato della sua Autorità Portuale, come, ad esempio, una costante assenza di trasparenza per quanto concerne bilanci, nomine, assunzioni, contratti ecc.; i lauti trattamenti economici e benefit corrisposti negli anni dal comparto dirigenziale e non; i vari procedimenti giudiziari che a più riprese hanno coinvolto alcuni soggetti dell’Autorità portuale; i pessimi risultati raggiunti in termini di sviluppo turistico e commerciali del porto; ed infine, proprio in queste ore, la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm del tribunale di Brindisi, Milto Stefano De Nozza, nei confronti dell’ex segretario generale dell’Autorità, Nicola Del Nobile, e della ex dirigente dell’ufficio Ragioneria, Vittoria Ligorio, con le accuse di peculato e truffa per l’auto-attribuzione di premialità extra.
Sono queste le circostanze che ci portano a diffidare dal credere che domani si possa realmente parlare dell’interesse della collettività, del porto e dei suoi cittadini, e non, invece, come ormai troppo spesso accade, di premialità, avanzamento di livelli contrattuali o di stipendi.
Visti i precedenti, quindi, non vorremmo alzarci domani e trovare ancora una volta gli stessi termini contrattuali (o anche peggiori) presenti nei decreti presidenziali dell’Autorità Portuale di Brindisi n°170 del 22 Ottobre 2001 e n° 215 del 21/06/2010.
Auspichiamo che in linea con la spending review nazionale e con una crisi economica e morale che attanaglia il nostro Paese e la nostra Brindisi, vengano considerati i principi alla base del rispetto di tutti i cittadini brindisini, dei lavoratori, ma soprattutto di chi un lavoro oggi non ce l’ha più, magari proprio a causa di una gestione poco attenta del nostro porto.
Infine, così come avviene ormai regolarmente, continuiamo ad invitare la cittadinanza a fornirci ulteriori informazione utili a far chiarezza sulle innumerevoli questioni che presentano zone d’ombra e che coinvolgono la nostra città. Presto, infatti, organizzeremo anche un incontro pubblico con la cittadinanza per parlare e raccontarvi ciò che in questi anni è stato fatto al nostro porto.
Noi siamo e saremo la vostra Voce. Quella dei cittadini che credono in una Brindisi diversa.
Gianluca Bozzetti e gli attivisti del MeetUp 5 Stelle Uniti per Brindisi