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VOTO DI SCAMBIO ALLE REGIONALI 2015

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VOTO DI SCAMBIO REGIONALI 2015. M5S: “GRAVE CHE LA POLITICA NON ABBIA FATTO NIENTE PER CONTRASTARE QUESTA PIAGA”

La politica non può continuare a restare indifferente sul presunto voto di scambio alle elezioni regionali del 2015. Leggere che gli imputati, avvalendosi della forza intimidatrice del clan Di Cosola avrebbero fermato gli elettori per strada impedendo il “libero esercizio del diritto di voto ed alterando il risultato delle votazioni per la nomina dei rappresentanti del Consiglio regionale della Puglia per l’anno 2015″ è gravissimo, ma è ancora più grave che dal 2016, anno degli arresti, ad oggi, il magistrato in aspettativa Emiliano non abbia messo in atto alcuna iniziativa per approfondire questo fenomeno in modo da poterlo contrastare.
Lo denunciamo come consiglieri del M5S in seguito alla notizia della conferma della condanna in Appello per 5 persone ritenute vicine al clan Di Cosola, che avrebbero tentato di condizionare l’esito delle regionali pugliesi 2015 procurando voti in cambio di denaro, a Natale Mariella, candidato con la lista ‘Popolari’ a sostegno di Michele Emiliano.

Una notizia che purtroppo sembra passare in sordina, eppure più volte abbiamo chiesto al Consiglio Regionale di occuparsi della vicenda e al Presidente Emiliano di venire a riferire in aula sull’accaduto. Niente però è stato fatto, per questo torneremo a chiedere l’audizione dei Procuratori che hanno seguito le indagini in Commissione di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, auspicando che Destra e Sinistra questa volta non ci ostacolino come fatto in passato e come accaduto alla Camera, quando Pd e Forza Italia hanno votato contro la legge sul voto di scambio, che inasprisce la pena per chi si macchia di questo reato portandola da un minimo di dieci a un massimo di 15 anni di reclusione.

Speriamo che almeno in questo Emiliano si differenzi dal (suo) partito. Solo avendo dati certi sul fenomeno del voto di scambio in Puglia e conoscendo meglio questa piaga potremo riuscire a contrastarla, magari anche attraverso iniziative e campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini l’importanza del loro voto, che non può essere svenduto per pochi euro. Noi continueremo a essere in prima linea per combattere il voto di scambio: la politica non può girarsi dall’altra parte, ma deve fare tutto quanto in suo potere per evitare il ripetersi di simili episodi che vanno a penalizzare tutta la comunità pugliese. Anche a costo di mettere in imbarazzo il presidente Emiliano e la sua maggioranza.