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POTENZIARE LE CENTRALINE E PUBBLICARE QUOTIDIANAMENTE I VALORI DEGLI IPA

POTENZIARE LE CENTRALINE E PUBBLICARE QUOTIDIANAMENTE I VALORI DEGLI IPA

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MONITORAGGIO QUALITÀ DELL’ARIA A BRINDISI: “POTENZIARE LE CENTRALINE E PUBBLICARE QUOTIDIANAMENTE I VALORI DEGLI IPA”

ARPA Puglia rileva e pubblica sul proprio sito i dati quotidiani relativi alla qualità dell’aria regionale, peccato però che siano assenti i valori quotidiani degli IPA riferiti al territorio di Brindisi, per questo ho chiesto all’Agenzia Regionale il potenziamento della rete di monitoraggio delle emissioni industriali e la pubblicazione giornaliera di questi valori, anche al fine di condurre studi volti a verificare se la loro concentrazione sia ricollegabile a fonti ed eventi riconoscibili.

Le principali sorgenti degli IPA, idrocarburi Policiclici Aromatici, sono i processi industriali, il traffico autoveicolare e navale e i sistemi di riscaldamento domestico. Questi inquinanti sono riconosciuti per le proprietà mutagene e cancerogene. Il marker è il benzo(a)pirene, per il quale l’attuale normativa fissa un valore obiettivo contenuto nel PM10 di 1 ng/m3 su base annua.

Con riferimento al territorio di Brindisi non risultano pubblicati sul sito ARPA i valori giornalieri degli IPA, nonostante la disponibilità delle misure, seppur limitata a due sole centraline: SISRI di Brindisi e P.za Don Minzoni di Torchiarolo. Nei report annuali dell’ARPA, invece, i valori degli IPA sono riportati. Dal Report 2017 i valori del benzo(a)pirene sui filtri di PM10, nei siti di Brindisi-Via Taranto e Brindisi-Casale, sono risultati al di sotto del valore obiettivo annuale. Inoltre, dalla sintesi dei dati della rete di QA in provincia di Brindisi è emerso che i valori medi annuali degli IPA TOT registrati dalla centralina SISRI di Brindisi, di tipo industriale, nel 2017 sono risultati pari a 2 ng/m3, mentre per gli stessi inquinanti non sono disponibili i valori della stazione di Brindisi-Terminal Passeggeri.

Considerata la complessità degli scenari emissivi nell’area di Brindisi caratterizzata dalla presenza di grandi impianti industriali, ho chiesto all’ARPA di valutare il potenziamento della rete di monitoraggio delle emissioni industriali, estendendo la distribuzione di sensori che possano monitorare gli IPA. Come evidenziato dallo studio Forastiere del 2013 e dalla stessa ARPA, gli inquinanti svolgono la loro azione nociva sulla salute umana anche a concentrazioni inferiori ai limiti di legge. Per questo, la tutela della salute e la capacità di intervenire in modo preciso per la riduzione dell’inquinamento passa anche da una puntuale e capillare rilevazione degli inquinanti presenti.